SOLETERRE: pubblicati i risultati della ricerca sul sistema pediatrico italiano. Ristrutturazione del DAY HOSPITAL ONCOEMATOLOGICO di PAVIA fra i progetti della campagna sms “GRANDE CONTRO IL CANCRO”.

SOLETERRE

SOLETERRE

 Cosa pensano gli italiani del sistema pediatrico nazionale?

 

PUBBLICATI I RISULTATI DELLA RICERCA

 La percezione del servizio pediatrico e l’atteggiamento verso il paziente in Italia


ATTIVA LA CAMPAGNA SOCIALE SMS

GRANDE CONTRO IL CANCRO

Manda un SMS da 2 euro al 45515

 

TRA I PROGETTI SOSTENUTI IN ITALIA: RISTRUTTURAZIONE DEL DAY HOSPITAL ONCOEMATOLOGICO DI PAVIA

 

 

L’Organizzazione Umanitaria SOLETERRE – STRATEGIE DI PACE, attiva da molti anni a sostegno dei bambini onco-malati nelle strutture sanitarie pediatriche pubbliche con un Programma in 5 Paesi, tra cui l’Italia, ha realizzato insieme a EMG Acqua un sondaggio sul sistema pediatrico nazionale. L’analisi riportata mette in evidenza come da parte degli italiani vi sia una larga fiducia nel servizio pediatrico pubblico su cui è necessario investire per migliorare i servizi erogati.

 

In Italia SOLETERRE interviene a sostegno della struttura Ospedaliera IRCCS POLICLINICO S. MATTEO DI PAVIA dove a breve si attiveranno i lavori di riqualificazione e riorganizzazione funzionale del DAY HOSPITAL ONCOEMATOLOGICO situato nel Padiglione Pediatrico. Questo progetto consentirà il corretto ed efficace svolgimento delle attività di supporto pisco-sociale e ricreative destinate ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Si stima che circa 1.000 bambini in cura potranno beneficiare dei lavori di riqualificazione, ma allo stesso tempo, è possibile individuare circa 1.500 beneficiari indiretti tra i parenti dei piccoli pazienti e il personale medico infermieristico.

 

Per sostenere le attività di SOLETERRE è attualmente attiva la campagna sociale SMSGRANDE CONTRO IL CANCROche consiste in una raccolta fondia favore del Programma Internazionale per l’Oncologia Pediatrica (PIOP) attraverso cui l’associazione interviene dal 2010 in quei Paesi dove la mancanza di conoscenza e risorse economiche condanna i bambini malati di cancro alla morte sicura. Grazie ai fondi raccolti si potranno realizzare diagnosi accurate e tempestive, fornire medicine antitumorali e attrezzature mediche, formare medici, garantire supporto psicologico, attività ludiche e case di accoglienza in Ucraina, Italia, Marocco, Costa d’Avorio ed Uganda.

 

È possibile donare attraverso l’invio di un SMS solidale da 2 euro al numero 45515 con TIM, Vodafone e Wind – 3 e con chiamata da rete fissa da 5 o 10 euro con Tim, Infostrada e Vodafone

 

Attraverso il sondaggio, dal titolo “La percezione del servizio pediatrico e l’atteggiamento verso il paziente in Italia”, realizzato su un campione rappresentativo della popolazione italiana (metodo Telepanel), è emerso che il 64% delle famiglie italiane porta i propri figli (0 -14 anni) dal pediatra pubblico e in generale presso i servizi del sistema sanitario nazionale. Il 12% si rivolge invece ai pediatri privati, una percentuale che si alza al 18% nel Nord Ovest del Paese e, in generale, al 19% quando i figli hanno meno di 5 anni. Dunque sono principalmente le famiglie più giovani (18-30 anni) a rivolgersi al privato.

La scelta del medico dipende soprattutto dalle patologie: maggiore è la loro gravità, maggiore è la tendenza di rivolgersi a strutture specializzate. Per le patologie più gravi si preferisce il pediatra privato (22%), sul quale è possibile operare una scelta, e la pediatria ospedaliera (35%), che garantisce una molteplicità di servizi in una stessa struttura. Se un figlio avesse una malattia problematica il 49% degli intervistati si rivolgerebbe a una struttura italiana, il 17% ad una privata. Il survey mostra da parte degli italiani una larga fiducia al servizio pediatrico pubblico e ai servizi erogati: l’82% per i pediatri pubblici, l’80% per i medici di base e il 79% per le pediatrie.

 

La ricercaaffronta anche la questione dell’approccio del personale medico e paramedico negli ospedali italiani. Il 31% lo giudica “professionale e attento”, il 25% “cordiale e aperto”, il 21% “distaccato e freddo”. Le percentuali più alte su atteggiamenti negativi da parte del personale si ritrovano al Sud e nelle Isole: dove il 25% percepisce un atteggiamento “distaccato e freddo” e il 10% “scontroso e indisponibile”. Un dato, quest’ultimo, che dovrebbe essere tenuto in considerazione dalle strutture ospedaliere dal momento che la maggior parte degli intervistati ritiene che un approccio positivo influenzi la guarigione (il 36% pensa che sia molto influente e il 46% abbastanza influente).

Dall’analisi emerge anche che il 50% ha dichiarato di aver avuto difficoltà ad affrontare alcune spese obbligatorie nell’ultimo anno: per il 20% delle famiglie queste spese riguardano le cure dei figli.

 

«Le famiglie italiane affidano la cura dei loro figli principalmente al sistema sanitario nazionale e sono soddisfatte dei servizi erogati– dice DAMIANO RIZZI, presidente di SOLETERRE – Un atteggiamento che vale ancora di più quando le patologie sono più gravi. Noi che ci occupiamo di cancro pediatrico sappiamo bene che solo le strutture pubbliche possono e potranno garantire cure di qualità per questa patologia ed è dunque necessario rafforzare i reparti garantendo risorse umane e finanziarie. È necessario anche combattere la tossicità finanziaria legata al cancro, facendo in modo che le famiglie non entrino in difficoltà finanziarie a causa della malattia e che a tutti i bambini, indipendentemente dalla condizione socio-economica in cui si trovano, sia garantito l’accesso a cure efficaci. Questo vale anche per quei servizi ormai ritenuti indispensabili come il sostegno psicologico in reparto: esso è fondamentale soprattutto per i bambini malati di cancro e le loro famiglie».

 

 

SOLETERRE è un’organizzazione umanitaria laica e indipendente che opera per garantire i diritti inviolabili degli individui nelle “terre sole”. Realizza progetti e attività a favore di soggetti in condizione di vulnerabilità in ambito sanitario, psico-sociale, educativo e del lavoro. Interviene con strategie di pace per favorire la risoluzione non violenta delle conflittualità e per l’affermazione di una cultura di solidarietà. Adotta metodologie di partenariato e di co-sviluppo per promuovere la partecipazione attiva dei beneficiari degli interventi nei paesi di origine e in terra di migrazione e garantire la loro efficacia e sostenibilità nel tempo.