Domani, giovedì 7 maggio, LUIGI “GRECHI” DE GREGORI, uno dei cantautori più originali della scena folk italiana, tornerà in concerto a Milano sul palco dello storico locale musicale dei Navigli, Nidaba Theatre (via Emilio Gola, 12 – inizio spettacolo ore 21.00 – ingresso gratuito).
Domani, giovedì 7 maggio, LUIGI “GRECHI” DE GREGORI, uno dei cantautori più originali della scena folk italiana, tornerà in concerto a Milano sul palco dello storico locale musicale dei Navigli, Nidaba Theatre (via Emilio Gola, 12 – inizio spettacolo ore 21.00 – ingresso gratuito).
Durante la serata il cantautore presenterà, voce e chitarra, molti dei suoi più grandi successi e alcuni brani estratti dal suo ultimo progetto discografico “Angeli & Fantasmi”, un album in cui le sonorità folk e country acquistano una dimensione più matura e si miscelano a ritmiche latine e rock-blues
Luigi “Grechi” De Gregori, nato musicalmente alla fine degli anni sessanta al Folkstudio di Roma (il mitico locale di Trastevere), oltre a essere attualmente al lavoro sul suo nuovo album, è reduce dal successo dello spettacolo “Noi non ci sanremo”, uno tra i più recenti appuntamenti ideati insieme a Francesco Pugliese con l’intento di dare spazio alla canzone d’autore e di risvegliare lo “spirito folk” del celebre Folkstudio.
Luigi “Grechi” De Gregori, del tutto disinteressato alle mode e inguaribilmente attratto dalla musica dal vivo più che dalle sale di registrazione, attende qualche anno prima di pubblicare il suo primo album “Accusato di libertà” (PDU, 1975). E di libertà Grechi dimostra di intendersene parecchio: lo troviamo infatti a suonare in giro per festival alternativi e radio libere, locali e cantine, o anche a leggere i tarocchi ai passanti e a viaggiare su e giù per l’Italia, l’Irlanda, gli Stati Uniti. A Milano fa anche il bibliotecario, come già il padre e il nonno, ma questo non gli impedisce di continuare a suonare e ad incidere brani corrosivi e spiazzanti come “Elogio del tabacco” o “Il mio cappotto”, esempi di discografia non allineata che, seppur lontanissimi dalla hit parade, cominciano a procurargli stima e attenzione da parte di un pubblico di nicchia. Verso la fine degli anni Ottanta, con qualche disco in più all’attivo, Luigi Grechi scrive “Il bandito e il campione” (brano portato al successo dal fratello Francesco De Gregori), grazie al quale si aggiudica il Premio Tenco nel 1993 come Miglior canzone dell’anno. Passato dalla PDU alla Sony incide gli album “Dromomania”, “Azzardo”, “Girardengo e altre storie”, “Cosivalavita”, “Pastore di Nuvole” e infine “Angeli e Fantasmi”, il suo ultimo ispirato lavoro. Nel frattempo, partecipa a festival itineranti con i poeti della beat generation, accompagna alla chitarra Lawrence Ferlinghetti e torna negli Stati Uniti a suonare coi suoi amici Peter Rowan e Tom Russell.