CPM Music Institute e Suoni Sonori presentano “SWIMMER – nuotare nel mondo delle emozioni”, il nuovo progetto per il CARCERE MINORILE BECCARIA di MILANO, che prenderà il via da marzo (con il sostegno di Fondazione Cariplo e del Ministero della Giustizia)

Il CPM Music Institute e Suoni Sonori, con il sostegno di Fondazione Cariplo e il Ministero della Giustizia, presentano “SWIMMER – nuotare nel mondo delle emozioni”, il nuovo progetto che a partire dal mese di marzo prenderà il via all’interno del CARCERE MINORILE BECCARIA di Milano.

 

Il progetto, ideato da Franco Mussida e il CPM Music Institute, attuato in collaborazione con Suoni Sonori, che coordina le attività Musicali nel carcere, il Ministero della Giustizia e sostenuto dalla Fondazione Cariplo, viene inaugurato dopo due anni di intenso lavoro in cui sono stati coinvolti un’equipe di educatori, tecnici audio-video e il Teatro del Carcere che ha ospitato attività concertistiche pensate in funzione educativa.

 

SWIMMER – nuotare nel mondo delle emozioni” è un progetto culturale sperimentale riservato ai giovani ascoltatori dell’istituto che intende integrarsi con le attività artistico formative in atto. Un’iniziativa che mette al centro dell’attenzione ciò che per ogni giovane adolescente si può paragonare all’acqua per le piante: la Musica da sentire. Un modo per impiegare diversamente il loro tempo di ascolto della Musica, favorendo gradualmente il passaggio da un ascoltare distratto ad un sentire più vivo.

 

Unico nel suo genere, “Swimmer” offre ai giovani detenuti in difficoltà il sostegno di un diverso approccio alla Musica, intesa come linguaggio non verbale. Un linguaggio in grado di far percepire ai ragazzi, con l’aiuto di educatori e operatori che lavorano in sinergia con le attività culturali, artistico espressive e sanitarie già operanti nel carcere, quanto sia importante intuire, custodire e governare il valore di una delle forze fondamentali per la loro stessa esistenza: la forza emotiva. Una forza che la Musica strumentale, in quanto linguaggio fatto di pure intenzioni emotive, offre da sempre in modalità prevalentemente costruttive.

 

In un mondo in cui l’immagine è tutto, “Swimmer” intende dare ai giovani l’opportunità di scoprire e sperimentare il valore positivo del suono come codice per la comunicazione emotiva. Musica offerta non solo quindi come elemento espressivo legato alla parola, che quei giovani spesso usano per manifestare disagio e rabbia, ma come un nutrimento intimo e positivo, che proprio attraverso l’assenza della parola sa offrire il meglio di sé.  L’obiettivo è far sentire ai giovani il patrimonio di emozioni e di bellezza racchiuso in migliaia di brani di Musica strumentale di tutti i generi e stili divisi per stati d’animo, raccolti nell’audioteca CO2.

CO2 è un progetto già collaudato e sperimentato nelle carceri per adulti dal 2013, che ha coinvolto l’Università di Pavia, un comitato scientifico, il Ministero della Giustizia e la SIAE, e che nel 2017 ha ottenuto la medaglia della Presidenza della Repubblica per meriti sociali.

 

“Swimmer” fa viaggiare l’immaginazione dei ragazzi fino a condurli all’apertura dell’audioteca. Un viaggio a tappe la cui partenza fa leva sulla passione più istintiva e naturale dei ragazzi: il ritmo. Un ritmo offerto dalla visione e dall’ascolto di uno degli strumenti più amati dai ragazzi: la batteria.

La prima tappa del viaggio è offerta dalla visione di quattro brevi filmati, sempre diversi e in rotazione, associati a stili di nuoto (rana – farfalla- dorso – libero), che mostrano alcuni batteristi alle prese con ritmi legati a generi, cadenze, velocità diverse. Nella seconda tappa il software chiede al giovane di selezionare uno fra questi stili in base al proprio piacere momentaneo. Nella terza tappa viene richiesta una preferenza di colore e nella quarta viene proposto l’ascolto di brevi brani di sola armonia, suonata da tastiere, pianoforti, sintetizzatori e organi Hammond. Nella quinta si sceglie l’armonia preferita e si arriva infine alla sesta che conduce all’apertura dell’audioteca, consultabile solo tramite emoticon utili per esprimere sensazioni e intenzioni emotive legate a brani strumentali.

Si può dunque dire che “Swimmer” coinvolge sia l’uso dell’intelligenza artificiale (programmi software) che dell’intelligenza emotiva. Un risuonare all’unisono che mette in risalto l’energia emotiva che si genera durante l’ascolto sentito ed attento delle forme più diverse di Musica strumentale.

 

Franco Mussida: «“Swimmer” è un progetto culturale educativo basato sull’ascolto. Mette al centro il ruolo della Musica e del suono, oltre il suo consueto uso espressivo o ricreativo. È frutto di un lavoro di una decina di anni, durante i quali si è osservato il rapporto tra la sensibilità degli ascoltatori e ciò che di emotivo veniva trasmesso dalla comunicazione non verbale, ovvero i contenuti e le intenzioni emotive della Musica strumentale di ogni genere e stile. I primi laboratori a sperimentare i poteri emotivi dell’intervallo musicale risalgono al 1988, anno in cui per la prima volta in Italia nel Carcere di San Vittore si videro formazioni corali e chitarre nelle celle. “Swimmer” è un’evoluzione delle Audioteche del progetto CO2, attivo da oltre 7 anni. A prescindere da me, e dal CPM Music Institute, uno dei massimi facilitatori dei progetti è stato Luigi Pagano, che ringrazio di cuore. Come ringrazio il Ministero della Giustizia, il Provveditore della Lombardia, il Direttore i Direttori del Beccaria e delle carceri con le quali lavoriamo.  Il carcere è un luogo in cui ragione ed emotività convivono in modalità incoerente, unitamente ai dolori e alle speranze che lì si vivono e coltivano. Ma è anche un luogo in cui si cercano e si trovano le più improbabili armonie. Mi piace immaginarlo come un laboratorio di Formula 1, dove tutto ciò che è emotivo si esaspera ed ha bisogno di essere compreso, gestito, governato. La speranza mia, e di chi a questi progetti sperimentali lavora, è che il prodotto educativo che esce da questi luoghi possa essere fruito dal pubblico tutto. A questa opera di presa in carico, e divulgazione delle esperienze maturate, penso debbano contribuire anche le migliori forze della vita civile e pubblica».

 

Il progetto prevede l’organizzazione di gruppi di lavoro e laboratori di ascolto in appositi spazi dotati di computer, router e impianti audio. Gli incontri di formazione saranno tenuti da educatori e dal Maestro Franco Mussida con l’assistenza di operatori e il fondamentale lavoro svolto quotidianamente dalla Polizia Penitenziaria.