Da oggi è in radio e disponibile in digitale “OSTAGGI DEL TEMPO”, il nuovo singolo del producer, scrittore e regista LORY MURATTI, estratto dallo spoken album “LETTERE DA ALTROVE”. È online il video del brano

Da oggi, mercoledì 25 novembre, è in radio e disponibile in digital download e sulle piattaforme streaming OSTAGGI DEL TEMPO” (http://smarturl.it/ostaggideltempo), il secondo singolo del producer, scrittore e regista LORY MURATTI estratto dall’originale spoken album LETTERE DA ALTROVE” (Riff Records / the house of love). Inoltre, da oggi è online il video del brano visibile al seguente link: http://bit.ly/ostaggideltempovideo.

 

«Pagine appuntate da chi non può dimenticare dove la realtà si confonde nelle pieghe della memoria rivelandosi alla coscienza soltanto nel finale. Lo spazio e il tempo si sovvertono così in un giorno di primavera che è in verità lo scorcio di un’estate in anticipo. L’intenso ricordo di un momento che, nel suo essere unico e irripetibile, diventa ragione di vita – afferma Lory Muratti – In quella che somiglia in tutto a una lettera scritta dal futuro per non dimenticare e declinata in musica, parole e visioni, prende quindi forza un richiamo alla vita intenso e luminoso nel suo essere intriso della nostalgia per un tempo che, seppur appaia presente, è già passato».

 

Il videoclip del singolo, scritto, diretto e montato dallo stesso Lory Muratti, è il secondo capitolo della trilogia che accompagna visivamente il concept album “Lettere da Altrove”. Girato in un vecchio ricovero barche sulle sponde del lago di Monate (VA), il videoclip, minimalista e poetico, mostra l’intimità di un silenzioso dialogo tra i due protagonisti, in cui le emozioni trovano la strada per manifestarsi senza maschere e farsi sempre più intense. Rappresentazione emozionante e metaforica del “luogo-non luogo” in cui il mondo si è trovato a far scorrere i giorni durante il lockdown di marzo e aprile, il videoclip di “Ostaggi del tempo”, grazie a un flusso ininterrotto di immagini evocative, mescola sogno e realtà, incubo e speranza, mettendo lo spettatore di fronte a una lettura profonda e coraggiosa dell’assenza.