STEFANO LENTINI firma la colonna sonora originale edita da EDIZIONI CURCI e PALOMAR della seconda stagione di “STUDIO BATTAGLIA”, la serie TV con la regia di Simone Spada e scritta da Lisa Nur Sultan, in onda da martedì 19 marzo in tre prime serate su Rai 1. Da martedì 19 marzo la colonna sonora sarà disponibile in digitale.
Da oggi, mercoledì 13 marzo, la colonna sonora è disponibile in pre-save al seguente link: https://orcd.co/studiobattaglia-secondastagione-ost.
Dopo aver composto la colonna sonora della prima stagione, Stefano Lentini torna a collaborare per la seconda stagione della serie che vede nel cast Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Giorgio Marchesi, Marina Occhionero, David Sebasti, con Thomas Trabacchi, con la partecipazione straordinaria di Carla Signoris e con la partecipazione di Massimo Ghini.
Eseguita dalla pianista Gilda Buttà e dal Quartetto Adorno (Edoardo Zosi e Liù Silvia Pelliciari al violino, Benedetta Bucci alla viola e Stefano Cerrato al violoncello) insieme a Marco Rovinelli alla batteria, la colonna sonora è stata creata e prodotta da Stefano Lentini (che per la colonna sonora ha anche suonato chitarre, basso elettrico, pianoforte e flauto) e mixata a Londra dal tecnico del suono tre volte Grammy Award Geoff Foster con il quale Lentini ha già condiviso un Doppio Disco di Platino. Il mastering è stato realizzato da Bo Kondren presso il Calyx di Berlino.
La seconda stagione di “Studio Battaglia” è una produzione Palomar con tempesta e in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Carlo Degli Esposti, Nicola Serra e Carlo Cresto-Dina. Le sceneggiature, tratte dalla serie originale “The Split” prodotta da Sister Pictures in associazione con Little Chick e distribuita da BBC Studios, sono firmate da Lisa Nur Sultan e Federico Baccomo (puntate 1 e 3). Soggetto di serie a cura di Lisa Nur Sultan.
In questa nuova stagione le avvocate Battaglia – le sorelle Anna e Nina e la madre Marina – torneranno a lavorare insieme nel prestigioso Studio Zander, ora diventato Zander Battaglia. I patti erano che Marina sarebbe uscita di scena non appena chiuse le ultime pratiche, ma per Zander liberarsi di lei sarà più arduo del previsto. Ritroviamo anche Massimo con cui Anna, nel finale della prima stagione, si era lasciata andare a una travolgente passione. Per lei, sposata con Alberto da cui ha avuto due figli, è arrivata l’ora di chiedersi quale sia la scelta giusta, tra i sentimenti e le emozioni, anche se questo significa rinunciare a una parte della propria felicità. Cuore del racconto sono come sempre le donne Battaglia, tre divorziste e una neo-sposa, la sorella minore Viola. Quattro donne in diverse fasi della vita, ognuna con i propri sogni e turbamenti, unite da un amore profondo e un’invincibile ironia che le ha sempre salvate. Se Viola cerca di emanciparsi dalla famiglia, ma si scontra con le difficoltà della vita adulta e con il costo folle degli affitti milanesi, Nina dovrà mettere in discussione quello che credeva di desiderare, perché a volte crescere significa anche non aver paura di cambiare. Come nella precedente stagione, in ogni episodio si svilupperà un caso legale di cui si dovrà occupare lo Studio Zander Battaglia, andando a trattare alcuni tra i temi più attuali del diritto di famiglia. Inoltre, Anna sarà alle prese con un delicato e doloroso caso di separazione legale, accettando di rappresentare la famosa chef-influencer “Michela in famiglia” contro il marito Corrado, uomo manipolatore che controlla e gestisce il fortunato business che hanno creato.
STEFANO LENTINI è un compositore e produttore. Ha firmato lo Stabat Mater per “The Grandmaster” di Wong Kar Wai, film candidato a due Premi Oscar, numerose colonne sonore, tra cui quelle per le serie tv “La Porta Rossa” e “Mare Fuori”, e progetti discografici come “Fury” e “Verdi Revisited”. Gli universi sonori di Lentini, poliedrici, stratificati e sempre originali, creano esperienze che arricchiscono e amplificano l’esperienza cinematografica. Doppio disco di Platino, la sua musica piega i generi, ridefinisce le regole e porta la classica nel XXI secolo. La rivista Rolling Stones l’ha definita “un viaggio attraverso la psiche umana”.